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Comunicazione non verbale: come gestire il linguaggio del corpo al colloquio di lavoro

Ti stai preparando per un colloquio di lavoro? Non trascurare la comunicazione non verbale!

Spesso si considera solo ciò che si può o si vuole esprimere a parole, trascurando il linguaggio del corpo, ad esempio le espressioni del viso e la gestualità, che rispecchiano in modo autentico le nostre emozioni e i nostri processi inconsci.

I recruiter ascoltano con attenzione ciò che i loro interlocutori dicono, ma sanno anche interpretare le movenze e gli atteggiamenti per trarre informazioni sulla personalità dei candidati.

Si rivela quindi molto importante imparare a controllare la comunicazione non verbale per impressionare in positivo su tutti i fronti il selezionatore.

Cos’è la comunicazione non verbale

La comunicazione non verbale è, in estrema sintesi, il linguaggio del corpo, ovvero ciò che il corpo comunica, come ci rappresenta nelle varie situazioni e come ci racconta al nostro interlocutore.

Riguarda ad esempio lo sguardo, il tono della voce, la gestualità, la respirazione, la postura e la prossemica.

Include tutte le posizioni che il corpo assume, anche involontariamente, condizionato da abitudini, emozioni e stati d’animo.

Consigli per gestire la comunicazione non verbale al colloquio

Durante un colloquio di lavoro, la comunicazione non verbale può essere determinante per decretare un successo o un fallimento, quindi dovrai fare molta attenzione non solo a cosa rispondi al recruiter, ma anche a come lo fai!

Ecco una lista di accorgimenti che potranno aiutarti a migliorare l’impressione che darai di te al selezionatore:

1. Sorridi

Accompagna sempre ai saluti un sorriso, che trasmetterete sicurezza e tranquillità.

Se la situazione consente una stretta di mano, fai in modo che non sia né troppo blanda né troppo vigorosa, per comunicare fin da subito apertura e determinazione.

2. Cura la postura

Non sederti prima che il recruiter ti inviti a farlo e aspettate che si sieda per primo. Se sei già seduto, in attesa, alzati quando arriva il tuo esaminatore per salutarlo.

Evita di tenere mani e gambe incrociate, in quanto potrebbero essere associate a una sensazione di disagio, a un istinto di chiusura o alla ricerca di protezione.

3. Controlla lo sguardo

Stabilisci e mantieni un contatto visivo con il selezionatore.

Impegnati a farlo anche se sei difficoltà, in quanto abbassare o distogliere gli occhi durante una risposta potrebbe rivelare al recruiter il tuo disagio, oppure comunicare disinteresse, imbarazzo o mancanza di autostima.

Fai attenzione anche alle espressioni del volto, che esprimono le reazioni immediate a ciò che ti viene detto e potrebbero condizionare il selezionatore, anche negativamente.

4. Fai attenzione alle mani

Uno dei grandi dilemmi della comunicazione non verbale durante un colloquio: dove mettere le mani? La posizione e i movimenti delle mani comunicano molto dello stato d’animo di una persona, per questo dovrai fare molta attenzione a controllarli.

Innanzitutto evita di gesticolare troppo, potresti rischiare di comunicare nervosismo o di dare l’idea di una persona con scarsa capacità di autocontrollo.

Non tenere le mani in tasca o sotto il tavolo, potrebbe far sembrare che tu voglia nascondere qualcosa o comunicare una tendenza alla sottomissione.

Non portare le mani alla bocca e non mangiarti le unghie, non scrocchiare le dita, non tamburellare sul tavolo e non giocare con oggetti. Tutti questi atteggiamenti trasmettono nervosismo e insicurezza.

5. Dimostra interesse

Fai capire al recruiter che stai seguendo il suo discorso, annuisci di tanto in tanto per dimostrare interesse e attenzione, ma senza esagerare facendo sembrare che lo fai forzatamente.

Evita di guardare l’orologio, il cellulare o di portare la tua attenzione sugli oggetti che hai intorno. Questo atteggiamento poco professionale può dare l’impressione che ti stai annoiando e che non sei concentrato.

6. Governa il paraverbale

Stai attento anche all’aspetto paraverbale della comunicazione: cura la voce nelle sue variabili di volume, tono e velocità. Impegnati affinché la tua voce trasmetta tranquillità, sicurezza e interesse.

7. Cerca di essere naturale

Segui tutti i consigli precedenti, ma non farlo in modo troppo rigido e didascalico! Anche sembrare finti può avere effetti decisamente controproducenti, quindi è bene riuscire a trovare un buon equilibrio per restare naturali.

 

Considera anche un altro aspetto: apprendere le basi della comunicazione non verbale può aiutarti a decodificare il comportamento del recruiter e a farti un’idea di come può essere andato il colloquio.

La comunicazione non verbale ai tempi dei colloqui online

Coi tempi che corrono, i colloqui di lavoro si svolgono principalmente online in modalità da remoto, ma il contatto virtuale non sminuisce l’importanza della comunicazione non verbale!

In un certo senso, l’attenzione del recruiter sarà ancora più concentrata su di te e sull’inquadratura del tuo viso, quindi non trascurare le tue espressioni e i tuoi gesti, sfruttali anzi a tuo favore.

Leggi il nostro articolo che ti spiega come prepararti al colloquio di lavoro da remoto.

Se vuoi affrontare al meglio il colloquio di lavoro in tutte le sue fasi, leggi anche il nostro articolo vademecum.


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2 commenti

  1. Veronica
    26/09/2018 at 8:35 am — Rispondi

    Ciao Sto scrivendo una tesi di laurea sulla comunicazione non verbale nel colloquio di lavoro. Sapresti indicarmi altri articoli su questo argomento?

    • 26/09/2018 at 1:01 pm — Rispondi

      Buongiorno Veronica,
      potresti approfondire la tematica e in generale l’argomento colloquio di lavoro leggendo alcuni testi citati in questo articolo di Repubblica.it.
      Oppure potresti fare una ricerca mirata su internet, i motori di ricerca ti potranno indicare moltissimi articoli che affrontano l’argomento, come ad esempio quello di ClicLavoro.gov.it.
      In bocca al lupo per la tua tesi,
      a presto!
      FourStars

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