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Infermiere: un professionista nell’assistenza sanitaria

Infermiere: questa figura assume un’importanza fondamentale nell’ambito delle professioni sanitarie, occupandosi dell’assistenza infermieristica, con scopi preventivi, curativi, palliativi o riabilitativi. Non è un medico ma svolge un ruolo essenziale nell’ambito del sistema sanitario: senza il personale infermieristico non potrebbero funzionare strutture ospedaliere, istituti di cura per anziani, ecc.

Scopriamo insieme chi è e cosa fa l’infermiere.

Quali sono i suoi obiettivi professionali?

L’obiettivo primario di un Infermiere è di migliorare la qualità di vita del paziente, offrendo assistenza in tutte le fasi della sua esistenza, dalla nascita fino alla vecchiaia.

Tutto ciò nel pieno rispetto del Codice deontologico, che definisce gli impegni etici che regolano i suoi comportamenti professionali

Quali mansioni ricopre?

L’Infermiere è chiamato a svolgere attività di natura preventiva, curativa, riabilitativa palliativa. Può valutare gli interventi da eseguire sul paziente in modo autonomo, ma più spesso segue le indicazioni di un medico e si occupa di garantire la corretta attuazione delle terapie prescritte.

Le principali funzioni che svolge sono le seguenti:

  • pianificazione o valutazione di interventi finalizzati all’assistenza infermieristica;
  • assistenza ai malati, che includa il trattamento della malattia e la riabilitazione, ma anche una funzione educativa, per condurre il paziente ad assumere autonomia nella gestione della malattia;
  • applicazione delle terapie e delle prescrizioni diagnostiche;
  • prevenzione e diagnosi delle malattie (in particolar modo nell’ambito degli interventi in pronto soccorso).

Quali sono le caratteristiche e le competenze che deve avere?

Un Infermiere deve possedere conoscenze teoriche  di anatomia, fisiologia e patologia clinica nell’ambito delle diverse specializzazioni medico-chirurgiche.

Oltre alla formazione teorica, deve anche aver maturato la canonica formazione pratica “in corsia”.

Deve inoltre possedere alcune nozioni basilari di diritto e conoscere le norme, incluse quelle etico-sociali che disciplinano l’esercizio della professione.

Per quanto riguarda le competenze trasversali, è importante che l’Infermiere possieda buone attitudini relazionali e uno spiccato equilibrio, per poter sostenere i pazienti anche dal punto di vista psicologico.

Qual è il suo percorso di formazione?

Il percorso per diventare Infermiere è molto impegnativo e piuttosto lungo.

Attualmente, per accedere all’esercizio professionale occorre conseguire un titolo di laurea triennale in Infermieristica, a cui deve necessariamente seguire una laurea specialistica biennale in Scienze Infermieristiche o un Master, per ottenere una specializzazione in un’area specifica (psichiatria, geriatria, pediatria, ecc).

Dopo aver completato la specializzazione, il laureato in Infermieristica può eventualmente aspirare a un ulteriore percorso di formazione universitaria, svolgendo un Dottorato di ricerca per ottenere competenze avanzate e svolgere attività di ricerca presso enti pubblici o privati e Università.

Il percorso formativo di un Infermiere, comunque, è costante: è necessario che partecipi a corsi di aggiornamento e ricerca per accrescere il proprio patrimonio professionale.

Dove lavora?

L’infermiere può essere un lavoratore dipendente, oppure un libero professionista.

Può svolgere la propria attività all’interno di strutture pubbliche o private:

  • aziende sanitarie locali (Asl), con accesso mediante pubblico concorso
  • amministrazioni statali ed enti pubblici
  • enti convenzionati con le Asl o equiparabili a strutture sanitarie pubbliche (enti di ricerca, istituzioni sanitarie private e cliniche universitarie)
  • case di cura e di riposo per anziani, centri di assistenza e strutture socio-assistenziali

L’infermiere può inoltre operare nell’ambito dell’assistenza domiciliare.

Quanto può guadagnare?

Un Infermiere in Italia guadagna in media tra 1600 e 1700 euro mensili, quindi percepisce una RAL tra 32 e 35 mila euro circa.

Quali sono le prospettive di crescita professionale?

Gli sviluppi professionali di un infermiere sono connessi a una crescita, sia dal punto di vista manageriale che clinico e assistenziale, in relazione all’acquisizione di nuove competenze e responsabilità.

Un bravo infermiere, pertanto può aspirare ad assumere gradualmente cariche dirigenziali nell’ambito dell’assistenza infermieristica (Infermiere Dirigente).


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2 commenti

  1. Peppe80
    25/09/2018 at 8:09 pm — Rispondi

    che bello il lavoro dell’infermiere…lo faccio con passione da 5 anni…sfortunatamente sono quasi 10 anni che non ci sono concorsi e siamo sempre più in affanno e costretti a lavorare senza dei contratti a tempo indeterminato, facendo crescere in noi giovani quella sensazione di precarietà che fa ormai parte della nostra generazione. Per fortuna esistono cooperativi e siti come operatorisalute.it pronti ad accogliere le nostre candidature e farci inserire nel mondo del lavoro.

    • 26/09/2018 at 11:03 am — Rispondi

      Ciao Giuseppe,
      grazie per il tuo contributo!
      FourStars

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