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Legge di Bilancio 2024: le nuove misure a favore di lavoratori e imprese

La nuova Legge di Bilancio 2024 è stata approvata dal Consiglio dei Ministri il 16 ottobre 2023 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2023.

Vediamo nel dettaglio le principali misure previste dal piano finanziario del Governo per lavoratori e imprese, al fine di favorire le nuove assunzioni e l’occupazione.

Conferma dell’esonero parziale sui contributi dei dipendenti

Per i periodi di paga dei dipendenti (ad esclusione dei lavoratori domestici) dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024, i datori di lavoro potranno usufruire – in via eccezionale – di un esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore:

  • 6%, qualora la retribuzione imponibile (parametrata su base mensile per 13 mensilità) non superi l’importo di 2.692 € mensili
  • 7%, a condizione che la retribuzione imponibile (parametrata su base mensile per 13 mensilità) non superi l’importo di 1.923 € mensili
  • nessun esonero è previsto su tredicesima e quattordicesima

Resta invariata l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.

Cumulabilità con altri incentivi:

La misura è cumulabile con gli esoneri contributivi previsti dalla legislazione vigente, nei limiti della contribuzione complessivamente dovuta dal datore di lavoro.

Non è possibile, invece, combinare l’esonero contributivo con la decontribuzione per le lavoratrici con figli prevista dalla medesima Legge di Bilancio 2024 (laddove ci siano i presupposti per l’applicazione di entrambe le misure, gli esoneri si considerano alternativi, in ragione della loro entità e del massimale mensile di contribuzione esonerabile).

Fringe benefit: nuovi valori introdotti dalla Legge di Bilancio 2024

Con la nuova Legge di Bilancio cambiano i valori relativi ai fringe benefit.

In deroga all’art. 51 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi, per il periodo d’imposta 2024 non concorreranno a formare il reddito:

  • il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti;
  • le somme erogate o rimborsate ai lavoratori dai datori di lavoro per far fronte alle utenze domestiche (acqua, luce, gas), alle spese per l’affitto della prima casa e agli interessi sul mutuo per la prima casa.

Il limite complessivo è fissato a 1.000 €, ad esclusione dei casi di lavoratori dipendenti con figli che si trovano in determinate condizioni (definite dall’articolo 12, comma 2, del TUIR), per cui la soglia è elevata a 2.000 €.

Riscatto dei periodi di contribuzione

La Legge di Bilancio 2024 introduce in via sperimentale – per il biennio 2024/2025 – la facoltà di riscattare, totalmente o parzialmente, i periodi antecedenti alla data di entrata in vigore della legge stessa, compresi tra l’anno del primo e quello dell’ultimo contributo accreditato.

L’agevolazione è riservata a soggetti privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 e non già titolari di pensione, iscritti alle seguenti forme assicurative:

  • assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti (e forme sostitutive ed esclusive della stessa)
  • gestioni speciali dei lavoratori autonomi
  • gestione separata

Il riscatto si può applicare purché i periodi individuati non siano soggetti a obbligo contributivo e non siano già coperti da contribuzione, versata e accreditata presso forme di previdenza obbligatoria.

I periodi possono essere riscattati nella misura massima di cinque anni, anche non continuativi, su richiesta dell’assicurato o dei suoi superstiti o dei suoi parenti entro il secondo grado.

Per i lavoratori del settore privato, l’onere per il riscatto può essere sostenuto dal datore di lavoro dell’assicurato, destinando i premi di produzione spettanti al lavoratore stesso.

Il versamento dell’onere per il riscatto può essere effettuato ai regimi previdenziali di appartenenza, con una delle seguenti modalità:

  • in unica soluzione
  • a rate mensili (senza interessi), in un massimo di 120 versamenti di minimo 30 euro, salvo liquidazione della pensione diretta o indiretta o nel caso di domanda di autorizzazione ai versamenti volontari

Congedi parentali: novità Legge di Bilancio 2024

Altra novità introdotta dalla Legge di Bilancio 2024 riguarda i congedi parentali, i cui parametri sono stati rivisti rispetto al precedente D.Lgs. n. 151/2001, art. 34.

Dal 1° gennaio 2024, infatti, i congedi sono coperti:

  • all’80% della retribuzione, fino a un limite previsto di 2 mesi (non più solo di un mese, come previsto dal D.Lgs. n. 151/2001) e fino al sesto anno di età del figlio
  • al 30% per ulteriori 7 mesi (complessivi per entrambi i genitori)

Dal 2025, invece, il secondo mese di congedo avrà una copertura del 60%.

La misura si applica in riferimento ai lavoratori che terminano il periodo di congedo parentale successivamente al 31 dicembre 2023.

Decontribuzione lavoratrici con figli

Un’altra misura destinata alle famiglie riguarda le lavoratrici con 3 o più figli a carico.

Per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, qualora abbiano un rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (escluso il lavoro domestico), è riconosciuto un esonero del 100% della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore, entro i seguenti limiti:

  • fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo
  • entro un limite massimo annuo di 3.000 €, riparametrato su base mensile

In via sperimentale, per tutto il 2024, l’esonero sarà riconosciuto anche alle lavoratrici madri di 2 figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, fino al decimo anno di età del figlio più piccolo.


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