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Fringe benefit 2023: tutte le info utili per lavoratori con figli a carico e non

Prima di entrare nel merito dei Fringe benefit 2023, vediamo di cosa si tratta e perché il loro inserimento nel programma di welfare aziendale rappresenta un vantaggio per aziende e lavoratori.

Cosa sono i fringe benefit?

In generale, si considerano “benefit” i compensi non monetari, che avvengono tramite l’erogazione di beni e/o servizi da parte dell’azienda ai propri dipendenti.

Il termine “Fringe Benefit” deriva dall’inglese “fringe” (= frangia o limite) e “benefit” (= vantaggio). Si tratta sostanzialmente di benefici secondari o vantaggi indiretti, che costituiscono parte della retribuzione e del reddito del lavoratore dipendente.

Ecco gli esempi più comuni di benefit:

  • Auto aziendale

Benefit molto diffuso, anche tra le aziende italiane, dà la possibilità al lavoratore di utilizzare una vettura per i propri spostamenti professionali, in uso promiscuo (ad uso personale e aziendale, con addebiti per il dipendente) oppure esclusivamente aziendale (senza addebiti).

  • Mensa e ticket

Il dipendente può provvedere alla propria alimentazione con varie possibilità offerte dall’azienda: mensa aziendale o convenzionata, buoni pasto e ticket, convenzioni con ristoranti e bar in prossimità degli uffici.

  • Cellulari, pc e tablet aziendali

Anche gli strumenti tecnologici offerti in dotazione al lavoratore possono essere considerati benefit, laddove concessi non solo a scopo professionale, ma anche ad uso privato.

  • Polizze e assicurazioni

Tutte le polizze assicurative extra-infortuni, le polizze vita e/o medico-sanitarie integrative costituiscono una forma di benefit che rientra nel piano di welfare aziendale.

Vantaggi dei fringe benefit per aziende e lavoratori

Il vantaggio principale per le aziende consiste in una diminuzione del carico contributivo e fiscale, rispetto a quanto sarebbe dovuto per attribuire ai lavoratori compensi monetari.

Di riflesso, però, i fringe benefit producono altri vantaggi notevoli, come una maggior fidelizzazione dei dipendenti (quindi una maggior employee retention), un possibile aumento della produttività, un miglioramento dell’employer branding.

D’altro canto, per i lavoratori, i fringe benefit costituiscono uno spunto di motivazione e uno strumento per aumentare la propria qualità di vita e il benessere in azienda.

Fringe benefit 2023

La particolarità principale per i fringe benefit 2023 consiste nell’innalzamento della soglia di esenzione fino ad un massimo di 3 mila euro, esclusivamente per i lavoratori dipendenti con figli a carico (per gli altri lavoratori, la soglia è pari a 258,23 euro).

Tipologie

I fringe benefit 2023 erogabili ai lavoratori sono essenzialmente di 2 tipologie:

  • beni e servizi (buoni spesa/acquisto, auto ad uso promiscuo, polizze extra professionali, alloggi, cesti natalizi, ecc);
  • somme in denaro (solo per lavoratori con figli a carico), a rimborso del pagamento delle utenze domestiche relative al servizio idrico e delle forniture di energia elettrica o gas.

Cosa devono sapere i lavoratori con figli a carico

Rispetto all’erogazione dei fringe benefit 2023 riservati ai lavoratori con figli a carico, ci sono alcune specifiche da considerare:

  • il limite di non imponibilità di 3.000 € non deve essere riproporzionato in funzione della percentuale di carico tra i due genitori, poiché l’agevolazione viene riconosciuta in misura intera a entrambi i genitori, purché i figli (anche figli unici) siano fiscalmente a carico di entrambi;
  • possono essere considerati “a carico” i figli lavoratori di età maggiore di 24 anni, che percepiscono un reddito lordo massimo di 2.840,51 €, oppure i figli di età uguale o inferiore a 24 anni con reddito lordo massimo di 4.000 €;
  • un figlio si considera fiscalmente a carico di entrambi i genitori anche nel caso in cui essi si siano accordati per attribuire l’intera detrazione al genitore che possiede il reddito complessivo di ammontare più elevato;
  • la verifica del superamento della soglia di esenzione deve essere effettuata al 31 dicembre 2023, con una conseguente possibilità di recupero da parte del datore di lavoro in sede di conguaglio fiscale;
  • nel caso di assunzione nel corso del 2023, Il lavoratore dovrà tenere conto del valore dei fringe benefit erogati dai precedenti datori di lavoro, ai fini del rispetto del limite di 3.000 €;
  • i fringe benefits 2023 possono essere corrisposti dal datore di lavoro anche ad personam, ovvero senza stabilire criteri di uguaglianza tra dipendenti.

Autocertificazione del dipendente

Sia l’erogazione del rimborso relativo alle utenze, che l’applicazione della soglia di esenzione di 3.000 € sono subordinate al rilascio di una dichiarazione da parte del lavoratore, che attesti il rispetto dei requisiti previsti.

Nel caso del rimborso, tale dichiarazione deve riportare il dettaglio delle spese sostenute durante il 2023.

Qualora la dichiarazione non venisse prodotta dal lavoratore, il datore di lavoro non potrà applicare il benefit.


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