LAVOROSOS CONSULENTE DEL LAVOROTIPS AZIENDE - HR E RECRUITING

Conguaglio fiscale di fine anno 2023: come influisce sulla busta paga di dicembre

In questo periodo si parla tanto di conguaglio fiscale in busta paga… ma di cosa si tratta?

Cos’è il conguaglio fiscale

Il conguaglio fiscale è un processo contabile di fine anno o di fine rapporto, che prevede il ricalcolo delle imposte e delle detrazioni versate nel corso dei 12 mesi precedenti sui redditi dei dipendenti.

In sostanza, alla busta paga di ciascun dipendente viene applicata una tassazione provvisoria nel corso dei primi 11 mesi dell’anno e poi la tassazione annua diventa definitiva a dicembre, con il calcolo del conguaglio.

Come influisce il conguaglio fiscale sulla busta paga di dicembre

Se le imposte versate nel corso dell’anno risultano superiori al dovuto, il conguaglio fiscale determinerà un rimborso al lavoratore nella busta paga di dicembre.

Se invece il versamento delle imposte è avvenuto in somma inferiore rispetto a quanto calcolato nel conguaglio, la differenza verrà recuperata e quindi detratta dallo stipendio di dicembre.

Calcolo e tassazione del conguaglio fiscale in busta paga

Nel corso dell’anno il datore di lavoro, operando in qualità di sostituto d’imposta, calcola, trattiene e versa le imposte per conto del dipendente mensilmente.

A fine anno o in caso di cessazione del rapporto di lavoro, viene effettuato il conguaglio Irpef (conguaglio fiscale).

Si tratta di un’operazione svolta al momento del calcolo della busta paga, con cui si confrontano le trattenute fiscali già applicate al lavoratore nel corso dell’anno e quanto invece è dovuto dal dipendente stesso all’Erario, in virtù del reddito effettivamente totalizzato nel periodo d’imposta.

Il calcolo, in sintesi, avviene così:

al reddito annuo totalizzato vengono applicate le aliquote di imposta, in base agli scaglioni di appartenenza per il calcolo dell’imposta lorda (salvo comunicazione di ulteriori somme, si prende a riferimento quanto erogato dall’azienda come unico dato noto)

– all’imposta lorda si sottraggono le detrazioni di legge da lavoro dipendente e da familiari a carico, fino all’eventuale azzeramento, per calcolare l’imposta netta effettiva da certificare al dipendente (anche in tal caso, in assenza di comunicazioni da parte del contribuente, si assumono le sole somme riconosciute dal datore di lavoro)

l’imposta netta viene infine confrontata con le imposte trattenute mensilmente generando il conguaglio fiscale

Quali redditi rientrano nel calcolo del conguaglio fiscale

ll reddito imponibile è costituito da tutti gli emolumenti in denaro (retribuzioni, stipendi e pensioni), indennità, premi e indennizzi vari, contingenza e straordinari), in natura o sotto forma di erogazioni liberali, corrisposti nel periodo d’imposta, decurtati delle trattenute previdenziali.

I redditi di lavoro dipendente concorrono alla formazione dell’imponibile, in base a quando sono stati percepiti.

A partire dal 1998, si considerano percepite nel periodo d’imposta anche le somme corrisposte dai datori di lavoro entro il giorno 12 del mese di gennaio dell’anno successivo a quello cui si riferiscono.

L’art. 51 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) indica quali prestazioni e somme non concorrono a formare il reddito, escludendo i redditi esenti Irpef:

  • contributi previdenziali a carico del lavoratore (al netto degli esoneri 0,8% e 1,2%)
  • premi per polizze a copertura dei rischi professionali da infortunio
  • indennità esenti (ad esempio per trasferta, rimborsi spese e chilometrici e somme erogate riferite ad anni precedenti alle quali si applica la tassazione separata)

Quando è necessario fare la dichiarazione fiscale

Un ulteriore conguaglio fiscale può derivare dalla presentazione della dichiarazione dei redditi (che per i lavoratori dipendenti è il modello 730).

Lo stesso è obbligatorio in presenza di più redditi certificati non comunicati al sostituto d’imposta in essere a dicembre.

Conguaglio fiscale per chi ha cambiato lavoro da poco

Per chi cambia lavoro nel corso dell’anno è opportuno ricordare che il conguaglio dei redditi derivanti dai diversi rapporti di lavoro può essere fatto alternativamente con la dichiarazione dei redditi o con il conguaglio progressivo nel rapporto in essere il 31/12, comunicando i redditi dei precedenti rapporti.

Bonus irpef o trattamento integrativo

Il conguaglio fiscale di fine anno è un’occasione, oltre che per procedere con la determinazione di crediti o trattenute fiscali sullo stipendio di dicembre, per calcolare la spettanza o meno del trattamento integrativo.

Il trattamento integrativo spetta ai soggetti che nell’anno non hanno avuto un reddito imponibile:

  • superiore a 15.000 euro annui
  • superiore a 28.000 euro annui, a condizione che la somma delle detrazioni previste dal TUIR sia superiore all’imposta lorda (in questo caso, il trattamento integrativo spetta per un importo pari alla differenza tra le detrazioni e la stessa Irpef lorda, entro un massimo erogabile pari a 1.200 euro)

Se cerchi un Consulente del lavoro per una consulenza,
inviaci un’email all’indirizzo info@4stars.it.

INVIA RICHIESTA >


Articolo precedente

Trend HR 2024: i 10 top trend nelle risorse umane per l’anno nuovo

Prossimo articolo

Le aziende Z, ovvero le aziende preferite dai nuovi candidati

Ancora nessun commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


The reCAPTCHA verification period has expired. Please reload the page.