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Recruiter su LinkedIn: i consigli per un profilo perfetto

Abbiamo già visto alcuni consigli per fare social recruiting con LinkedIn, ma come deve essere il profilo LinkedIn del recruiter?

Ebbene sì, un profilo aziendale non basta per diffondere in modo capillare gli annunci e gli aggiornamenti legati alle attività di ricerca e selezione!

Chi si occupa di fare recruiting con LinkedIn dovrebbe avere anche un profilo personale curato, per promuovere il proprio ruolo e contattare i candidati in cerca di occupazione.

Vediamo come deve essere il profilo perfetto del social recruiter:

Recruiter come Brand Ambassador

Il profilo LinkedIn del recruiter deve rispecchiare il brand, la filosofia e i valori aziendali, non solo per promuovere i servizi dell’azienda, ma anche per attrarre nuovi talenti.

La diffusione dell’immagine aziendale avviene infatti attraverso la creazione di un fitto network di contatti, che permette al recruiter di mettere in luce i lati positivi dell’azienda e di raccontare la propria esperienza positiva.

Caratteristiche del profilo LinkedIn del recruiter

Innanzitutto un profilo personale deve essere completo, sincero e soprattutto pubblico. I candidati devono poter conoscere il recruiter e considerarlo affidabile.

Sarà necessario controllare le impostazioni per la privacy e garantire la possibilità agli utenti esterni di esplorare info e contenuti del profilo.

Inoltre, il profilo di un recruiter dovrebbe essere sempre aggiornato, per cercare di utilizzare tutte le risorse che il social mette a disposizione.

Bisogna considerare, infatti, che LinkedIn è in costante evoluzione: solo negli ultimi anni ha apportato molte modifiche notevoli, aggiungendo nuove sezioni e strumenti.

Le sezioni del profilo LinkedIn del recruiter

Ecco le sezioni del profilo LinkedIn del recruiter da curare al massimo, per fare personal branding e acquisire autorevolezza:

  1. Foto

La fotografia del profilo deve rappresentare al meglio la personalità e la professionalità del recruiter. Possibilmente dovrebbe essere un primo piano, scattata di recente e dovrebbe ritrarre il recruiter in abiti da lavoro e sorridente.

È opportuno aggiungere anche una foto di copertina, che dovrebbe preferibilmente riportare un riferimento all’azienda in cui il recruiter è impiegato.

  1. Sommario

Se non viene modificato manualmente, LinkedIn inserisce di default nel sommario l’ultima attività lavorativa. Tuttavia, trattandosi della prima cosa che balza all’occhio in un profilo, sarebbe meglio personalizzarlo.

Un sommario perfetto per il profilo LinkedIn del recruiter dovrebbe catturare l’attenzione, combinando keyword e hashtag specifici, pertinenti con il profilo.

Il contenuto dovrebbe essere attrattivo e descrivere il ruolo ricoperto in azienda. Preferibilmente non dovrebbe superare i 120 caratteri.

  1. Sezione informazioni

La sezione informazioni costituisce una sorta di lettera di accompagnamento al cv contenuto nel profilo.

È la sezione in cui il recruiter può raccontarsi, includendo indicazioni su chi è, le motivazioni che lo hanno portato a scegliere una determinata azienda e il ruolo che ricopre, oltre a specificare gli obiettivi professionali che lo guidano.

Dovrebbe contenere anche le descrizioni delle precedenti esperienze lavorative, senza eccessive autocelebrazioni.

È importante che anche questa parte contenga le keyword riportate nel sommario, con cui il recruiter vorrebbe che lo trovassero, nonché alcune informazioni di contatto, per permettere ai candidati di contattarlo anche fuori da LinkedIn.

Tenere il profilo attivo per ottenere visibility

Oltre che aggiornato, è importantissimo che il profilo LinkedIn del recruiter sia costantemente attivo.

Per chi si occupa di selezione è indispensabile condividere contenuti, commentare i post pertinenti al proprio settore di riferimento, interagire con i gruppi in cui si parla di recruiting e risorse umane.

Ancora più importante è la pubblicazione di contenuti inediti e di qualità, che costituisce un elemento attrattivo per potenziali candidati e, inoltre, può contribuire all’employer branding dell’azienda, evidenziandone il valore.

Viceversa, un profilo in cui non vengono pubblicati aggiornamenti di status né contenuti, sarà considerato automaticamente passivo e poco interessante e potrebbe nuocere di riflesso all’immagine dell’azienda.

Azioni periodiche da compiere

Ci sono alcune azioni che il recruiter dovrebbe compiere periodicamente con continuità sul suo profilo LinkedIn, per aumentarne l’efficacia e per valorizzare la propria immagine e quella dell’azienda:

  1. Programmazione dei contenuti

Innanzitutto, in funzione di una pubblicazione frequente di contenuti, occorre programmare gli aggiornamenti, pianificare nuovi post e controllare le statistiche relative al profilo.

È molto utile fare storytelling per attrarre i candidati, che sempre più spesso cercano un’ispirazione e un racconto esperienziale per avviare un nuovo capitolo professionale.

  1. Pubblicazione di annunci

È inoltre importantissimo aggiornare gli annunci online, rispondere a eventuali messaggi, testare nuovi strumenti per il recruiting e per generare contatti con i candidati.

Grazie a una funzionalità recentemente introdotta da LinkedIn, il recruiter ha la possibilità di pubblicare annunci gratuiti direttamente sul profilo personale. Perché non approfittarne?

  1. Monitoraggio concorrenza

Può essere utile anche monitorare l’attività di competitors e aziende con cui si collabora, per definire nuovi obiettivi o ridefinire quelli già esistenti.

Networking con LinkedIn

Il profilo LinkedIn del recruiter deve essere anche ricco di contatti. La creazione di un’ampia rete di collegamenti consente di acquisire visibilità e credibilità.

È importante che il social recruiter segua quotidianamente nuove aziende, si connetta con numerosi profili e partecipi a chat o gruppi di discussione.

Per aumentare l’engagement del profilo, è possibile mandare inviti personalizzati ad altri utenti.

Come conseguenza dell’acquisizione di visibilità, si delinea un ulteriore esponenziale incremento delle opportunità di ampliare la cerchia di contatti professionali, generando ciclicamente una sempre maggiore autorevolezza del profilo LinkedIn del recruiter.


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