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Generazioni Y e Z: come attrarre i giovani in azienda

Vorresti attrarre in azienda le nuove generazioni?

La sfida che le imprese stanno affrontando negli ultimi anni è non solo di attrarre i giovani talenti, ma anche di trattenerli, poiché è sempre più diffuso il fenomeno Job Hopping, che spinge le risorse più young a “saltare” da un posto di lavoro all’altro.

Le nuove generazioni sono molto flessibili e inclini ad accettare compromessi, ma pretendono anche in cambio uno sforzo in più da parte delle aziende per sentirsi accolti e a proprio agio, dal momento che danno molto valore all’ambiente in cui si inseriscono.

Vediamo chi sono i nuovi lavoratori e quali sono i loro desiderata.

Chi sono le nuove generazioni?

Le nuove generazioni si dividono sostanzialmente in due grandi categorie:

  • i Millennials (o Generazione Y): nati tra gli anni ‘80 e i primi anni ‘90
  • la Generazione Z: nati tra la seconda metà degli anni ‘90 e gli inizi del 2000, in piena era digitale

Come abbiamo rilevato nel nostro Osservatorio Stage, sviluppato in collaborazione con BVA Doxa, queste due generazioni si assomigliano ma presentano anche notevoli diversità.

Metterle a confronto ci ha dato la possibilità di capire come le differenze anagrafiche, anche esigue, possono portare grandi cambiamenti nella modalità di percepire il mondo del lavoro e relazionarsi con esso.

Il mondo del lavoro è cambiato e le imprese devono impegnarsi per restare al passo, adeguarsi alle nuove dinamiche ma soprattutto ai nuovi lavoratori.

Perché attrarre in azienda le nuove generazioni

Ogni azienda deve buona parte del suo successo alle persone che la costituiscono: l’attuazione di strategie efficaci e la costruzione di un team competente e affiatato determinano il raggiungimento degli obiettivi.

È molto importante che le risorse umane impiegate nell’organizzazione siano in grado di lavorare bene insieme, sentirsi stimolate e garantire così un ottimo livello di produttività.

Sarà quindi di primaria importanza riuscire a “portare a bordo” e trattenere personale di talento in grado di far crescere l’azienda.

Ma perché cercare (anche) tra le nuove generazioni?

Innanzitutto, nell’ottica di voler contribuire a un cambiamento sociale collettivo, assumere giovani talenti contribuisce a ridurre il divario nell’accesso a un’equità lavorativa.

Inoltre, le risorse young soddisfano la necessità crescente di competenze digitali all’interno delle organizzazioni, tendono ad essere più flessibili e innovative, inclini alla formazione, all’aggiornamento e alla digitalizzazione. Insomma… una ventata d’aria fresca in azienda!

Come attrarre in azienda le nuove generazioni

La retribuzione è importante, ma non è tutto! Le nuove generazioni sono molto esigenti e ambiziose, attente ai valori, alla qualità della vita e all’ambiente di lavoro in cui si inseriscono.

Ecco le 10 caratteristiche più ricercate dalle nuove generazioni in un’azienda:

  1. Work-life balance

I giovani cercano innanzitutto un equilibrio tra vita privata e vita lavorativa. Mettono in campo la propria flessibilità, ma vorrebbero riceverne altrettanta in cambio.

Per poter svolgere al meglio il proprio lavoro, senza però rinunciare a uno stile di vita sano e bilanciato, chiedono la possibilità di avere orari di lavoro flessibili e di accedere allo smart working.

Il percorso verso una diffusione capillare dello smart working è stato senza dubbio accelerato dall’emergenza sanitaria e “working anytime, anywhere” si conferma sicuramente tra i motti dei più giovani.

Le generazioni Y e Z non si riconoscono negli schemi di lavoro tradizionale, considerano l’orario fisso e il badge obsoleti e prediligono il lavoro per obiettivi, che stimola la loro attenzione e creatività, nonché le capacità organizzative e di gestione.

  1. Dinamismo

Sicuramente il dinamismo è uno dei tratti distintivi delle generazioni più giovani, abituate a vivere sempre connesse e a fare più cose contemporaneamente.

Non cercano un “lavoro per la vita”, sono inclini a cambiare spesso impiego per cercare nuovi stimoli. Così, anche il posto di lavoro ideale deve necessariamente essere dinamico, smart e proporre un approccio diverso corrispondente alle aspirazioni di mobilità e flessibilità dei più giovani.

  1. Formazione continua

Se cerchi un trucco per attrarre in azienda le nuove generazioni, sappi che i giovani amano avere l’opportunità di formarsi ed evolvere, anche a livello professionale.

I nuovi lavoratori ritengono importante lavorare in un’azienda che dimostri di valorizzare le competenze e i percorsi formativi dei propri talenti attraverso la promozione di corsi dedicati.

  1. Benefit

Per le nuove generazioni i benefit non rappresentano più un privilegio, ma uno strumento per incentivare la produttività e il rendimento lavorativo.

Il giovane iGen o Millennial diventa un ambassador aziendale (e gioca quindi un ruolo essenziale per l’employer branding) nel momento in cui si identifica con l’azienda in cui lavora, e ciò accade più facilmente quando riceve i benefit a cui aspira.

  1. Responsabilità sociale e valori aziendali

Un altro modo per attrarre in azienda le nuove generazioni (forse il più importante?): dimostrare attenzione alla responsabilità sociale e alle tematiche ambientali.

I giovani preferiscono ricevere uno stipendio più basso, ma lavorare in un’azienda che rispecchia i propri valori. Amano impegnarsi per ciò in cui credono e desiderano di poter lavorare in un’organizzazione che consenta loro di esprimersi e di avere un impatto positivo sulla società.

  1. Inclusione

Le nuove generazioni pongono un focus importante sull’inclusione, le pari opportunità e la valorizzazione delle diversità.

Per essere più attrattive, quindi, le imprese non solo dovranno dimostrare sensibilità verso questo argomento, ma anche dimostrarsi attive nel perseguire politiche aziendali di uguaglianza, rendendo accessibili le stesse opportunità a soggetti molto diversi per genere, etnia, età.

  1. Coinvolgimento

Un altro elemento da considerare per attrarre in azienda le nuove generazioni è il coinvolgimento. I giovani desiderano sentirsi partecipi, valorizzano il senso di appartenenza, amano esprimere la propria opinione e portare nuove idee.

Le aziende dovrebbero quindi dare più spazio all’ispirazione dei nuovi talenti, favorendo momenti di confronto. Sarà utile non solo per stimolare l’impegno dei lavoratori più young, ma anche per aiutarli a sviluppare capacità critiche e analitiche

Ma la comunicazione deve essere a doppio senso: così come il giovane Y o Z ama esprimersi liberamente, allo stesso modo si aspetta che l’azienda applichi la stessa trasparenza nella sua comunicazione ai dipendenti. Il coinvolgimento di tutti aiuta a sentirsi parte di una “comunità” e stimola la collaborazione.

  1. Leadership

Le nuove generazioni cercano un leader carismatico con cui lavorare, non una figura autoritaria a cui sottostare e obbedire.

La molteplicità di stimoli rende i giovani inclini al disorientamento, per questo hanno bisogno di qualcuno che li guidi, che dia loro dei feedback, che li ispiri e che li inciti alla collaborazione.

  1. Ufficio young e smart

L’abitudine al bombardamento di immagini su Instagram e Pinterest porta le nuove generazioni a sviluppare un senso estetico e a cercare la personalizzazione e l’ispirazione anche nel posto in cui lavorano.

Insomma, un posto di lavoro bello li spinge a sentirsi bene e a lavorare meglio.

Prediligono gli uffici open space, che consentono una maggiore interazione tra i colleghi e le aree aziendali, possibilmente con un’attenzione al design degli arredi e alla funzionalità degli spazi (ad esempio la presenza di aree ricreative per favorire l’aggregazione).

  1. Nuove tecnologie e comunicazione

Le nuove generazioni, soprattutto la Generazione Z, nascono in piena era digitale, hanno la tecnologia nel DNA e la utilizzano istintivamente con facilità e velocità.

Aspirano quindi a un’azienda che dia spazio all’innovazione, che investa sulla digitalizzazione e che la sfrutti come mezzo per semplificare i flussi di lavoro.

Per questo, se vi vuole attrarre in azienda le nuove generazioni, è importante dimostrarsi smart già in fase di selezione, costruendo una candidate experience rapida, trasparente, coinvolgente e il più possibile rivolta a un utilizzo degli strumenti digital nel processo di recruiting e talent acquisition.

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